Finalmente ho sfatato un tabù che da troppo tempo mi bloccava la possibilità di entrare, attraverso le parole di Stephen King, in un mondo magico che tanto assomiglia alle mie fantasie più nascoste.Sto parlando della serie della Torre Nera composta da ben 7 libri tutti ristampati dalla Sperling & Kupfer. Il mio vero cruccio, fino ad ora , era stato quello di rifiutare una lettura così tanto complessa e ricca di volumi.In cuor mio sapevo che mi sarebbe piaciuto vivere questa nuova "avventura" ma proprio questa spinta che sentivo dentro, mi poneva dei paletti all'acquisto del primo libro.
Insomma dovevo sentirmi preparato totalmente, non affrettare i tempi e così è stato.Ed ho fatto bene perché sono sicuro che leggere questo primo libro 10 anni fà non mi avrebbe preso del tutto come lo sta facendo adesso.
Sento dentro di me che sta nascendo quell'emozione che pochi altri opere culturali ( dischi, film, libri) portando la storia stessa ad un livello d'approfondimento che spero possa continuare anche dopo la fine della lettura.
Forse esagererò, avendo letto solo il primo libro ( l'Ultimo Cavaliere...), ma il talento visionario di King ha ormai aperto una breccia dentro di me.Adesso andrò più nello specifico della storia(cercando di non svelare elementi troppo determinanti) e darò spazio anche a quelle altre opere da cui a tratto ispirazione lo scrittore.
L'opera è stata scritta in due fasi distinte della vita del dello scrittore: il primo ciclo creativo ( composto dai primi 4 libri) scritto in gioventù , il secondo invece (composto dagli ultimi 3) scritto dopo l'incidente automobilistico che lo stavo rendendo paralizzato ( 1999).Il filo conduttore che lega i 7 libri sono le vicende che riguardano il pistolero Roland di Gilead alla ricerca dell'altra protagonista della storia: La Torre nera. Proprio il mondo descritto e dove si svolge fino ad ora la vicenda è impregnato di elementi mai riscontrati tutti insieme in altri romanzi da me letti: il fantasy, l'horror, il western e la fantascienza.Proprio questa commistione di elementi, potenzialmente pericolosi messi tutti insieme, ha portato una ventata di "epica" alla narrazione, facendomi visualizzare nelle mia mente immagini di altri due capolavori come Il Signore degli Anelli (il libro) e Il Buono il Brutto e il Cattivo.
Da quest'ultimi, lo scrittore, ha preso molta ispirazione(come si evince da una ficcante introduzione aggiunta nella ristampa del 2003).
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