domenica 28 ottobre 2007

THE DARK SIDE OF AMERICA


Quella che sto per recensire è un opera che difficilmente si può catalogare come romanzo o noir o qualsiasi altro genere letterario.

Quello che sto per recensire è un opera scritta, ma ancora non del tutto conclusa , talmente complessa e completa da rimanere una scalino sopra a tutto quello che ho precedentemente letto.

Quello che sto per recensire è l'opera che ogni scrittore contemporaneo vorrebbe scrivere.....Ma solo uno ne avuto la possibilità, spinto da talento e dalle vicissitudini avute nella sua vita intensa: colui è James Ellory.

Prima di andare a parlare dell'opera vorrei fare un accenno sulla vita dello scrittore.

James Ellroy è nato a Los Angels il 4 marzo del 1948.Dieci anni più tardi la sua vita fu colpita inesorabilmente da un lutto che si porterà sempre dentro: la morte violenta della madre Geneva ( morta per un pestaggio ) uccisa davanti ai suoi occhi.

Questo fu solo il primo passo verso un adolescenza vissuta sull'orlo di un baratro sempre pronto ad aprirsi sotto i suoi piedi. Abbandonato dal padre, vagabondo e testimone attivo di una città che non fa sconti, consumato dall'uso di droghe, ma grande amante di libri noir e consumatore di molte riviste di cronache nera, James è un altra volta colpito nel cuore, come se alla vicenda della morte della madre non si potesse mettere la parola fine.

Nello stesso quartiere dove lui viveva fu commesso uno degli omicidi più efferati d'America : il caso della "Dalia Nera".

Fu una caso che sconvolse l'opinione pubblica e lo stesso James per anni venne ossessionato nel sonno dalle immagini che violentemente si sovrapponevano sia della madre che dalla Dalia.

Da qui nasce la storia dell'Ellroy scrittore : infatti anni dopo, anche per sconfiggere ricordi brutti e ancorati ad una vita passata, James decise di dar vita alla sua opera più famosa intitolandola con il nome del suo incubo peggiore LA DALIA NERA.

Da questo libro parte una carriera fatta di riconoscimenti importanti ed un successo sempre più importante anche al di fuori degli Stati Uniti.

Ma nella seconda metà dei '90 James attesta la sua arte un pò più in alto di quanto fatto prima.

Nel 1995 e nel 2001 vengono pubblicati i primi due libri di una trilogia ( il terzo è in fase di lavorazione ) usciti con i titoli di "American Tabloid"e "Sei pezzi da mille" in grado di scalare le posizioni nella mia speciale classifica di letture preferite.

Questi libri narrano le vicende di quattro personaggi notevolmente caratterizzati all'interno di un periodo della storia degli Stati uniti che va dal 1958 al 1968.

Kemper Boyd, Pete Bondurant Ward Littel e Wayne Tedrow Jr: sono i grandi protagonisti che agiscono sullo sfondo di grandi cambiamenti sia sociali sia politici sul suolo americano,e vivono in maniera diretta tra i momenti più significativi di quel periodo( la crisi a Cuba, la saga dei Kennedy, l'affermazione del Klu Klux Klan, la singolare collusione tra il miliardario Howard Hughes e le famiglie mafiose etc ).

L'autore inscena un enorme recita drammatica e corale di personaggi reali e frutto della fantasia che entrano in relazione o collisione fra loro per tentare l'acquisizione di più potere possibile. Mafiosi,politici,sindacalisti,prostitute,magnaccia,attori,agenti segreti,avvocati....tutti coinvolti nel bene e soprattuto nel male di una storia che molte volte ci stupisce...ci fa innoridire...ci fa riflettere sul potere delle lobbies e sulla vera natura di un paese da noi preso come spunto per valori fondamentali come libertà e democrazia.

Ellroy, con uno stile ormai super collaudato basato su una scrittura cruda/violenta ma efficace, smonta uno sfondo costruito nel tempo e mette in mostra il lato più oscuro di una generazione che ha cambiato per sempre le sorti di una nazione.

I personaggi, man mano che si scorre con la lettura, acquisiscono potenza narrativa coinvolgendo in prima persona il lettore che si sente tirato dentro l'azione per una e mille volte.Aspetto con l'ansia l'ultima puntata, la chiave che mi farà entrare ancora di più all'interno di meccanismi talmente sofisticati e stratificati che solo pochi scrittori potevano affrontare rendendoli così appassionanti.

Vi consiglio caldamente queste letture...scoprirete con un occhio diverso un altra America..

Mcfly

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